Teatro Flavio, sabato 21 l’inaugurazione del sipario

16-09-2019
Teatro Flavio, sabato 21 l’inaugurazione del sipario

Sarà inaugurato sabato 21 settembre alle 17,30 al Teatro Vespasiano il “sipario mai visto”, il “comodino” di scena dipinto da Antonino Calcagnadoro nel 1910. L’opera – una tempera su tela di 13.40 x 7.60 metri che raffigura la presa di Gerusalemme da parte dei Romani agli ordini del generale Tito Flavio Vespasiano – è stata restaurata dopo decenni di oblio grazie ad un importante finanziamento della Fondazione Varrone da docenti e allievi dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, per volontà del Comune di Rieti. La tela sarà presentata al pubblico il 21 settembre, Giornata europea del patrimonio, perché patrimonio cittadino è il teatro e il suo sipario, la cui storia ricca di rovesci e curiosità è raccontata nella bella mostra documentaria a cura di Archivio di Stato, Museo Civico e Biblioteca Comunale che verrà aperta alle 16 all’Archivio di Stato (accesso da viale Canali).
Alle 17,30 ci si sposta al Teatro per la cerimonia di inaugurazione della grande tela del Calcagnadoro, con gli interventi del sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, del presidente della Fondazione Varrone Antonio D’Onofrio e del presidente dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila Roberto Marotta. Seguirà il concerto dell’Orchestra Nova Amadeus e Coro da Camera Italiano diretti dal maestro Fabrizio Da Ros, che nell’ambito della rassegna “Tra le note” promossa dalla Regione Lazio presenterà “La cantata di Bach”.
Il restauro del sipario – gravemente compromesso e perciò inutilizzato - è stato possibile in forza della convenzione stilata tra Comune, Fondazione Varrone e Accademia di Belle Arti de L’Aquila, sotto la supervisione del dottor Giuseppe Cassio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province del Lazio. Al restauro hanno lavorato allievi italiani, cinesi ed una libanese del corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali, sotto la direzione della professoressa Grazia De Cesare, supportata dai restauratori Valeria Bertolani e Stefano Canavacci, e dai docenti Carlo Serino per la parte strutturale, Mauro Torre per la parte diagnostica multi spettrale.
La cerimonia di inaugurazione è aperta al pubblico; l’ingresso al teatro è libero fino ad esaurimento dei posti a sedere.