Era di maggio, quando la mafia aprì la stagione delle stragi abbattendo con il tritolo il suo nemico pubblico numero uno, Giovanni Falcone, e chi gli era accanto per scelta e per dovere. Era di maggio, la mafia delle stragi, la risposta dello Stato è il titolo della tavola rotonda che la Fondazione Varrone organizza a Rieti, giovedì 11 maggio alle 18 nell’ex chiesa di Largo San Giorgio. Sarà l’occasione per riandare con la memoria al 1992-1993 – quando l’Italia fu squassata dall’onda del cambiamento – e ripercorrere il filo delle scelte pubbliche e delle trame oscure che si è dipanato fino ai giorni nostri, con l’arresto di Matteo Messina Denaro e il dibattito sul regime del carcere duro.
All’incontro interverranno il professor Enzo Ciconte, storico e saggista, docente di Storia delle mafie italiane all’Università di Pavia – a partire dal suo ultimo libro 1992. L’anno che cambiò l’Italia – Gabriella Stramaccioni, a lungo Garante dei detenuti del Comune di Roma, e don Lucio Boldrin, cappellano del carcere romano di Rebibbia.
“Dopo il tema della pace affrontiamo quello della mafia, che purtroppo conserva tutta la sua attualità. Come Fondazione Varrone – dice il presidente Mauro Trilli – facciamo la nostra parte perché anche a Rieti si crei un’occasione di confronto su vicende che hanno pesantemente condizionato la vita del Paese e che non possono dirsi concluse”.
05-05-2023