Passaggio a Porta d’Arce, nel primo pomeriggio, per vedere da vicino l’installazione urbana #Daje Rieti, pensata dalla Fondazione Varrone per incoraggiare la ripartenza della città dopo l’emergenza sanitaria. Con il presidente Antonio D’Onofrio c’erano il sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, il vescovo Domenico Pompili e il direttore generale della Asl Marinella D’Innocenzo, che insieme hanno condiviso i momenti più difficili della pandemia e insieme hanno voluto salutare questa nuova fase che si apre.
“Questo è una rappresentazione della Rieti che ha faticato e che oggi teme di non poter ripartire – ha detto D’Onofrio – ma noi siamo una comunità, dobbiamo agire come comunità. Lo abbiamo fatto tra noi nelle settimane più difficili della pandemia ed è stato un bene. Il messaggio è mettiamoci insieme, e troviamo insieme e dal basso la forza per andare avanti”. “Rieti è una città che nonostante tutto ha dimostrato di non volersi arrendere – il commento del sindaco Cicchetti – Servirà ancora pazienza, buona volontà e speranza da parte di tutti e i volti di questi reatini ci dicono che se non verrà meno questo sforzo corale ce la possiamo fare. Noi per primi abbiamo dimostrato che si può agire in piena concordia”. Anche D’Innocenzo ha insistito sullo “sforzo corale del territorio per far fronte ad una situazione che non potevamo immaginare” rimarcando l’impegno della Fondazione e della Diocesi ma anche dei Comuni, a cominciare da Rieti. “Ora è il tempo della responsabilità, ma noi idealmente ripartiamo da qui, insieme”. “Le foto sono in bianco e nero ma non rimandano al passato: questo è presente che guarda avanti – ha detto Pompili – La nostra ripartenza dovrà avere la capacità di abbattere le barriere infrastrutturali e digitali e dovrà poter contare sul protagonismo delle persone”.