Il volume sul patrimonio industriale del reatino è il terzo della collana promossa dalla Fondazione Varrone con Rizzoli-Mondadori Electa, dopo Le chiese di Rieti e L’arte ai piedi della Laga. Il perimetro indagato è quello dei luoghi del lavoro nel reatino e nella Sabina, dalla prima “rivoluzione industriale” di fine Ottocento allo spartiacque della seconda guerra mondiale. Un lavoro di ricerca e di analisi ricco di spunti inediti per il quale la Fondazione si è affidata all’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, che ha lavorato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Rieti.
Nel libro, a cura di Renato Covino e Edoardo Currà, scorrono le vicende dello Zuccherificio Maraini, della Supertessile di Rieti, dell’Orla, del mobilificio Nicoletti, della vetreria di Poggio Mirteto, della Ceramica Sbordoni di Stimigliano, e si stagliano innnovazioni infrastrutturali strategiche come la costruzione della ferrovia Terni-Rieti-L’Aquila e del sistema idroelettrico Nera-Velino, con le dighe del Salto e del Turano.
Il libro è frutto di un lungo lavoro di studio e di ricerca condotto da un pool di autori di Aipai e Archivio di Stato di Rieti: Marco Angelosanti, Valeria Bacci, Roby Baldin, Alessandro D’Amico, Paola Schiavoni, Anna Maria Di Gregorio,Liana Ivagnes, Daniele Scopigno, Martina Russo, Laura Severii, Alfredo Pasquetti e Marco Venanzi. Il libro, presentato all'ex Chiesa San Giorgio il 9 aprile 2021, è reperibile nelle librerie Mondadori o online.
13-04-2020